25 ago 2014

E quindi uscimmo a riveder le stelle

Quattrocentocinque anni fa, il 25 agosto 1609, Galileo Galilei mostrava al Senato della Serenissima il cannocchiale da lui migliorato e modificato in modo da essere il primo telescopio della storia. Con quello strumento avrebbe dimostrato sperimentalmente che Giove, Venere, Marte e la Luna erano dei "mondi" ovvero pianeti circa sferici come la Terra, e che il Sole (rimettendoci anche la vista per dimostrarlo) non era perfetto ma era a modo suo anche quello un "mondo" con zone calde e scure, imperfezioni, stellamoti, protuberanze.

Andando a vedere Wikipedia, ho notato con piacere che come a mettersi d'accordo, il 25 agosto colleziona altre ricorrenze di ordine astrofisico:

  • nel 1764 l'astronomo francese Charles Messier scopre la bellissima Galassia del Triangolo;
  • nel 1981 la Voyager 2 raggiunge Saturno, regalandoci le più suggestive immagini dei celebri anelli;
  • nel 2003 viene lanciato nello spazio il telescopio Spitzer, il primo a "beccare" pianeti extra solari.
Poi, siccome la scienza stessa ci ricorda che siamo troppo piccoli e insignificanti per prenderci troppo sul serio, il 25 agosto 1835 Richard Locke iniziò la pubblicazione degli opuscoli noti come "The Great Moon Hoax", la grande burla della Luna, burla in cui cascarono a pié pari migliaia di niuiorchesi.

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