26 mag 2014

Le tre fasi di vita di un partito

Quando nasce un nuovo partito, 90 su 100 viene da una scissione. Una scissione è come un divorzio: tesserati, immobili, apparato, tutto viene diviso in proporzione. Solo 10 volte su 100 nasce un partito nuovo di zecca, in questi 30 anni ne abbiamo visto qualche esempio: i più riusciti sono senza dubbio Lega Nord, Forza Italia, Italia dei Valori, Movimento 5 Stelle.

Quando un partito nasce dal nulla, sono ineluttabili 3 fasi, che secondo i soldi, le idee, la fortuna e altri fattori marginali possono durare più o meno.

Fase 1: la PUREZZA

La prima fase è la più emozionante. Riunioni fumose per le elezioni locali, inchieste sul malaffare dei governanti, militanza senza soldi, collette, autofinanziamenti fantasiosi, spesso tanta brava gente, ancora più spesso poca gente ma comunque brava. Stampare, ciclostilare (la sto romanzando una punta, se non fosse chiaro), distribuire, informare. Il primo passo difficile per il nuovo partito è fare vedere che esiste.
La maggior parte delle volte, il nuovo partito non entra nemmeno in consiglio comunale, e naufraga tutto. Altre volte, il nuovo partito piazza qualche consigliere, e se è bravo, fortunato e/o ha soldi (almeno 2 di queste 3) riesce anche ad avanzare. Qui inizia la fase 2.

Fase 2: il RICICLO

Quando il nuovo partito comincia a diventare una presenza fissa e riconosciuta del panorama politico locale, inizia l'inevitabile corsa dei riciclati: a volte in buona fede, altre no una serie di personaggi che ha tentato la politica per altre vie arriva a battere alla porta del nuovo partito. Questo ha delle conseguenze: al contrario di chi ha iniziato da 0, il riciclato sa già come funzionano le cose nei partiti, e sfrutta l'esperienza per fottere chi c'era dentro dall'inizio. Il riciclato può entrare nel nuovo partito senza che nessuno lo sappia, con diversi meccanismi: o chi gestisce il nuovo partito non conosce l'ambiente, o è ingenuo, oppure legittimamente decide che gli va bene così.
I riciclati introducono meccanismi che gli inesperti fondatori del nuovo partito non conoscono, pacchetti di voti, pacchetti di tessere, "radicamento sul territorio", eccetera. Non ci prendiamo in giro, questi riciclati fanno crescere il nuovo partito, che è ora pronto per il grande salto: tentare l'approdo al Parlamento nazionale. Finora solo 4 partiti sono riusciti a compiere questo grande passo, i 4 citati sopra.

Fase 3: l'ASSUEFAZIONE

Il nuovo partito ha finalmente raggiunto il Parlamento. Wow che figata. E qui scopre logiche che ignorava, teorie e tecniche del fare le leggi, deve confrontarsi con problemi grandi, molto più grandi di quelli di un Comune o Regione. E qui, inevitabilmente viene l'assuefazione.
Il parlamentare del nuovo partito, dopo una fase iniziale di ultra presenzialismo, scopre che la maggior parte delle volte basta lasciare un paio di sentinelle in aula a verificare che il governo non faccia un blitz, che è importante essere presente solo alle votazioni e neanche tutte. Scopre quant'è difficile ottenere qualcosa se non sei nella maggioranza di governo. Scopre che il suo contributo non può che essere minimo. E scopre anche che ci sono un sacco di comodità: ora è Qualcuno, non è più Nessuno. All'improvviso si trova dall'altra parte del forcone: chi ieri lo osannava perché contrario a tutti i partiti, oggi lo contesta perché contrario a tutti i partiti, e comunque la si pensi il nuovo partito è un partito.
Scopre che è bello mangiare al ristorante rimborsato, che in fondo i soldi pubblici alla politica [1] servono e tra l'altro non sono neanche male. Scopre che può succedere facilmente di essere indagato, e che essere indagati senza almeno un rinvio a giudizio significa veramente poco.
E, più o meno rapidamente, si uniforma a tutti gli altri partiti.

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[1] Nonostante la moda del momento abbia reso quasi scontato che sia giusto eliminare i fondi pubblici alla politica, io penso fuori moda e dico chiaramente che i soldi pubblici alla politica sono una norma di civiltà, solo devono essere in quantità giusta, usati bene e ancor meglio rendicontati.

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