Dunque ricapitolando:
- il gruppo parlamentare del M5S si trova diviso quasi a metà sull'andare o non andare alla consultazione con l'incaricato Presidente del Consiglio;
- Grillo propende per il no, ma dato che c'è maretta tra quei poveri coglioni che avevano creduto davvero alla favoletta della democrazia diretta, mette su in quattro e quattr'otto un sondaggio (sondaggio, non votazione, sondaggio);
- per un pugno di voti, pari allo 0.006% degli aventi diritto e allo 0.013% dei votanti, vince la linea dell'andare [1];
- Grillo, ob torto collo, va a Roma;
- Grillo si presenta con due che credevo fossero suoi amici, dato che non parlavano mai, e invece erano un senatore e un vice presidente della Camera [2];
- Grillo fa un comizio e non fa parlare nessuno, inserendo anche grandiose cazzate come chiedere a Del Rio come va la differenziata a Reggio nell'Emilia (dove l'inceneritore è stato spento, al contrario della vicina Parma, per capirsi), ripetendosi spesso e usando la tecnica Santanché dell'interruzione sistematica;
- Grillo se ne va.
Che dire: il giallo più l'azzurro farà sempre il verde, è matematico. Orellana e gli altri pensanti a questo punto cominciano a non avere più scuse, se rimangono nel gruppo sono complici di questo stronzo.
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[1] Trascuriamo il fatto che questi sondaggi, per l'appunto, sono sondaggi e non c'è il minimo straccio di discussione nel merito della questione.
[2] Per capirsi, se per uno strano caso un aereo con dentro le 7 persone sbagliate cadesse, questi sarebbe temporaneamente Capo dello Stato.
[3] Provocazione assolutamente voluta dal sottoscritto.
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