23 dic 2014

Studio sistematico dei sondaggi politico-elettorali e calcolo della tendenza come retta di regressione

Oggi ricomincio a pubblicare uno studio dei sondaggi pubblici (la mia unica e sola fonte, in quanto unica certificata, è il sito della Presidenza del Consiglio).

La tecnica che uso è la seguente:
  • segno, per ogni sondaggio, data di esecuzione (non di pubblicazione!), stime sui principali partiti al netto di astensionisti, indecisi, bianche e nulle e cardinalità del campione;
  • se un sondaggio fosse eseguito spalmato su più giorni, prendo la data finale come data indicativa;
  • se in uno stesso giorno ci fossero più sondaggi, il dato per quel giorno è rappresentato dalla media pesata [1] dei sondaggi eseguiti in quel giorno;
  • non considero coalizioni ma solo partiti singoli, con l'eccezione di un'ipotesi "sel+sinistre varie" sulla quale torno dopo per spiegare meglio
  • messi i dati, eseguo regressione lineare.
  • la regressione lineare è pesata, e questo si dovrebbe tradurre in maggiore accuratezza, diciamo che la mia stima dell'incertezza di questo studio è 1.5% a partito.
  • per motivi legati all'imbecillità di Excel non posso mettere ad ogni segnalino la giusta barra di errore (se qualcuno sa come fare mi scriva) per cui ci metto un valore fisso pari al 3.1%, che si può considerare come un valore mediano (corrisponde a sondaggi su 1000 persone).
Capitolo "SEL+sinistre": va da sé che non è per niente scontato che una tale coalizione avvenga; comunque la considero perché sembrerebbe che le singole liste abbiano poche speranze di essere determinanti, In ipotesi di soglia al 3% è verosimile che solo SEL o un insieme "tipo" Altra Europa possa passarlo. Comunque, le "sinistre" che considero sono: Rifondazione Comunista (maggiore dopo SEL), Verdi (anche se non credo ci stiano in realtà), e per quanto ciò mi faccia inorridire, anche IDV e Azione Civile (che tanto messi insieme se fanno lo 0.5% è tanto). Teniamo conto che questo dato è fortemente inaffidabile perché:
  • non è detto, appunto, che l'ensemble sia quello da me delineato
  • alcune volte i dati sugli altri partiti ci sono, la maggior parte si riporta il dato della sola SEL, poche volte si riporta il dato di un'ipotetico "SEL + sinistre" [2]
  • è notorio che in politica 2+2 non fa 4, ovvero se SEL da sola "prenderebbe" il 3% e RC da sola "prenderebbe" il 2%, non è affatto scontato che una lista SEL+RC "prenderebbe" il 5%; affidandoci all'esperienza, in genere prende una quantità minore o uguale, ma esistono eccezioni a ciò (lista "Uniti nell'Ulivo" nel 2006, PdL nel 2008).

Avviso ai naviganti: se sto facendo questa faticaccia è, oltre perché sono un fottuto nerd, per sparecchiare un po' di cazzate che circolano nel giornalismo italiano quando c'è da leggere un sondaggio. Pertanto scrivo qui alcune cose sempre valide da sapere sui sondaggi, almeno quelli fatti con crismi scientifici.
  1. i sondaggi sono stime eseguite su un sottoinsieme molto piccolo (in genere 800 o 1000 unità, raramente 1500) della popolazione [3];
  2. il campione non è scelto a cazzo di cane, ma è scelto con opportune e scientifiche tecniche di dimostrata validità che sono riportate quando si scarica il sondaggio dal sito;
  3. la gente ha da fare e non è ben disposta a rispondere alle domande perdendo mezz'ora di vita, per cui è normale che per avere 1000 risposte servano 5000-6000 tentativi;
  4. ogni sondaggista ha dei "numeri magici" con cui corregge la stima, e a volte li usa per portare acqua al suo mulino, altre per migliorare le stime; ma prendendo sondaggi da tutte le fonti dal TgCom a Ballarò la cosa si compensa;
  5. in quanto stime, i sondaggi sono endemicamente ed ineliminabilmente affetti da incertezza;
  6. l'incertezza è una stima a priori dell'errore commesso ed è a sua volta una stima affetta da incertezza, ma non è fatta alla cazzo di cane ma anche questa calcolata con tecniche di provata validità scientifica;
  7. il modo migliore per leggere un dato affetto da incertezza è il seguente [4] : se in un sondaggio a incertezza 3.5% il PD è dato al 30%, significa che c'è una probabilità pari al 95% che il dato reale del PD sia tra 30% + 3.5% e 30% - 3.5%;
  8. in conseguenza, quando un giornalista coglione, ignorante o in mala fede dice cose tipo "il PD prende, rispetto alla precedente rilevazione, uno +0.3%" sta dicendo una cosa che è scientificamente una cazzata, mentre la dizione sensata in un caso del genere sarebbe "il dato del PD è compatibile con quello della precedente rilevazione";
  9. esiste una legge matematica per cui, avendo N rilevazioni indipendenti, l'incertezza diminuisce come la radice quadrata di N [5];
  10. i sondaggi su 500 persone hanno in genere incertezza 4.5%, quelli su 800 persone 3.5%, quelli su 1000 persone 3%, quelli su 1500 2.5% [6];
  11. facendo la regressione lineare dovrebbe diminuire l'incertezza, ma non conoscendo quanto siano indipendenti i campioni dei vari sondaggi, non mi arrischio a fare a mia volta una stima di incertezza, tuttavia quest'incertezza è certamente minore o uguale a 1.5%.
Ciò detto, ecco qua il risultato aggiornato ad oggi.



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[1] Se nel sondaggio A, eseguito su 1000 persone, il PD è stimato a 30% e nel sondaggio B, eseguito su 800 persone, il PD è stimato a 29%, il dato del PD per quel giorno nel mio studio sarà:

30% * 1000 + 29% * 800
------------------------------------- = 29.56%
           1000 + 800

[2] Chiedere se si voterebbe un insieme SEL+sinistre non è uguale a chiedere se si vota SEL oppure RC oppure IDV etc e fare la somma
[3] "Popolazione" è un termine tecnico della statistica, nel nostro caso si intendono i circa 50.000.000 di cittadini maggiorenni in possesso dei diritti politici attivi.
[4] Questo modo non è sempre valido, ha delle ipotesi alla base, ma non voglio fare lezioni di statistica che tra l'altro non sarei in grado di fare.
[5] Cioè se ho 16 sondaggi a incertezza 3.5%, combinando i dati e supponendo che siano indipendenti potrei stimare l'incertezza finale in 3.5%/4=0.88%
[6] Coerentemente con quanto detto al punto 9. e spiegato nella nota [5], raddoppiare il campione non dimezza l'incertezza, per dimezzare l'incertezza bisogna quadruplicare il campione.

28 ott 2014

La moderna classificazione politica: un approccio algebrico

Si sente da più parti che non esiste più destra e sinistra. Non credo, ma siccome sono un fottuto nerd ho deciso di sviluppare una teoria che supporti questo mio "non credo".

Partiamo da un concetto: il mio "non credo" non significa che io pensi che semplici (ed opinabili) concetti come destra e sinistra, o se si preferisse progressismo e conservazione, siano sufficienti a classificare un partito politico.

+++ ATTENZIONE SEGUE FRASE INCOMPRENSIBILE A CHI NON ABBIA NOZIONI BASE DI ALGEBRA VETTORIALE +++

Penso in verità che la classificazione destra - sinistra, che geometricamente può essere visualizzata come una retta, sia la proiezione in un sottospazio a 1 dimensione di un iperspazio a molte dimensioni, per ora diciamo P dimensioni; in quanto tale, è un insieme ordinato e permette dunque confronti diretti, ma perde gran parte dell'informazione.

+++ PER I MENO ADDETTI +++

In altre parole, è come quando si giudica un calciatore: ci sono tante ma tante caratteristiche che fanno uno sportivo: fisico, tecnica, tattica, spirito di squadra, forma fisica, adattività di ruolo, integrazione con i compagni di squadra, altruismo, fantasia (courtesy De Gregori), freddezza, capacità di rendere sotto stress. Però a un certo punto si arriva sempre a dire che secondo me Tizio è più forte di Caio. E esattamente come per gli sportivi più o meno forti, anche la posizione politica di una persona, o quella di un partito (che possiamo vedere come media pesata delle posizioni dei suoi aderenti, simpatizzanti ed elettori) sarà alquanto opinabile. Certo, che Messi sia più forte di Giacomazzi sarà opinabile ma riconosciuto da penso tutti, e così anche che Sel è più a sinitra di Fratelli d'Italia; ma non sempre le cose sono così semplici.

Ulteriore esempio a chiarire il concetto di "proiezione su sottospazio": viviamo in un mondo (per non farla troppo complicata) a 4 dimensioni, le 3 spaziali e il tempo. Una fotografia è una proiezione su un sottospazio 2D (il piano immagine, o la pellicola, o il foglio su cui si stampa la foto)  di un mondo 4D.

Il principio, ovvero l'ipotesi assiomatica, indimostrata ed indimostrabile, sul quale baso lo sviluppo della mia Teoria Algebrica della Politica è dunque il seguente:

La posizione politica di una persona è rappresentabile come iper-vettore di uno spazio a P dimensioni, in cui ogni dimensione rappresenta una tematica politica.

Dunque i passi successivi nello sviluppo di tale Teoria non possono che essere:


  1. Elencare tutte le tematiche possibili (feature definition nel gergo dei classificatori)
  2. Verificare la mutua lineare dipendenza o indipendenza, in modo da ottenere il P minimo tra tutti i possibili P, ovvero sviluppare uno spazio vettoriale a dimensione minima tra gli infiniti possibili (feature analysis)
  3. Eliminare/Compattare o ri-mappare dimensioni che siano linearmente dipendenti da altre (feature selection)
  4. Trovare una trasformazione (lineare in prima ipotesi) che mappi il sistema P-dimensionale nel sottospazio 1D destra-sinistra

Fase 1: elenco delle tematiche

Le tematiche/dimensioni che mi vengono in mente sono:

  • socialismo/liberismo economico
  • nazionalismo/internazionalismo
  • razzismo/multiculturalismo
  • legalitarismo/garantismo
  • laicità/confessionalismo
  • libertà individuali/stato etico
  • europeismo/euroscetticismo
  • punizione/prevenzione
  • individualismo/senso comunitario
Sono apertissimo a suggerimenti.

Fase 2: indipendenza delle tematiche

Pare evidente che queste tematiche non sono tutte reciprocamente incorrelate. Dunque mi pongo la seguente domanda: si può semplificare questo sistema? Ovvero, alcune di queste tematiche/dimensioni possono essere espresse come combinazione lineare di almeno un'altra tematica/dimensione? Ovviamente, per ogni tematica/dimensione, analizzo solo le correlazioni con le seguenti, dato che quelle evetuali con le precedenti sarebbero già venute fuori all'analisi della precedente.

Vado in ordine con ricerca esaustiva

Socialismo/Liberismo

Si tratta una tematica molto autosufficiente, se avesse dei contatti li avrebbe con libertà/stato etico e forse europeismo/scetticismo. Forte correlazione con individualismo/comunità

Nazionalismo/internazionalismo

Sicuramente correlato a europeismo/scetticismo e razzismo/solidarietà, incorrelato con gli altri

Razzismo/Multiculturalismo

Lievemente correlato, ma non in modo univoco, con laico/confessionale e sempre lievemente con libertà/stato etico

Legalitarismo/garantismo

Correlato fortemente con punizione/prevenzione e più indirettamente con libertà/stato etico

Laicità/Confessionalismo

Correlato con libertà/stato etico e nient'altro, direi.

Libertà individuali/Stato etico

Lievemente correlato con punizione/prevenzione.

Europeismo/Euroscetticismo

Lievemente correlato con individualismo/comunità

Punizione/Prevenzione

Incorrelato con l'ultimo rimasto

Facciamo ordine: Socialismo/Liberismo, Europeismo/scetticismo e individualismo/comunità sono certamente non indipendenti, e anche libertà/stato etico entra in qualche modo. Nazionalismo/internazionalismo, Europeismo/scetticismo e Razzismo/Multiculturalismo sono correlati, e anche qua Libertà/Stato etico ci entra.
Legaritarismo/Garantismo, Punizione/Prevenzione e Libertà/Stato etico sono strettamente correlati.

Fase 3: semplificare l'iperspazio


Il sottospazio 1 (Socialismo/Liberismo, Europeismo/scetticismo, Individualismo/Comunità, Libertà/Stato etico) si può ridurre a un sistema 2D Socialismo/Liberismo e Libertà/Regolamento

Il sottospazio 2 (Nazionalismo/internazionalismo, Europeismo/scetticismo, Razzismo/Multiculturalismo) si possono semplificare in un sottospazio 2D Nazionalismo/internazionalismo e Razzismo/Multiculturalismo; l'Europeismo, del resto, è quasi parallelo all'Internazionalismo.

Il sottospazio 3 (Legaritarismo/Garantismo, Punizione/Prevenzione, Libertà/Stato etico) possono addirittura (e tenendo conto che tracce di Libertà/Stato etico sono già presenti nel sottospazio 1 e 2) essere riassunti da un sottospazio 1D Diritti/Doveri.

Laico/Confesionale penso possa fare sottospazio a sé,

Ri-eseguendo ricorsivamente la procedura di semplificazione, Diritti/Doveri e Libertà/Regolamento possono essere riarrangiati, se non semplificati in un sottospazio 1D. Supponiamo che questa dimensione sia appunto Diritti&Libertà/Doveri&Regolamenti.

La proposta è dunque un iperspazio vettoriale a 5 dimensioni:

  • Politica economica socialista/liberista
  • Politica estera internazionalista/nazionalista
  • Politica culturale Razzista/Multiculturale
  • Politica interna orientata a Diritti&Libertà/Doveri&Regolamenti
  • Politica etica/religiosa Laica/Confessionale
Prima di passare alla fase 4 vorrei sentire qualche parere e aggiunta.

26 set 2014

Breve e caustico riassunto dello strano rapporto tra italiani e giustizia

Berlusconi riceve un avviso di garanzia
Giustizia a orologeria
Berlusconi viene condannato
Giustizia è fatta
Berlusconi è assolto
Magistrati collusi con Napolitano Renzie la Massoneria e l'Amatricianeria (cit.)
Bonaccini indagato
Ladro
Bonaccini stralciato
Magistrati amici del PD
De Magistris sotto ispezione
Mastella si vendica
De Magistris condannato
È condanna ingiusta

AVIT SCASSAT O CAZZ

Confucio.

23 set 2014

Reintegration

Matteo, non fare stronzate.

Che si debba riformare la disciplina del lavoro è evidente. Ci sono dei casi, quelli di evidente discriminazione che vadano contro l'art. 3 della Costituzione, che devono prevedere il reintegro.
Siamo d'accordo che si debba pensare a chi oggi non è tutelato, con sussidio universale, formazione continua, centri per l'impiego efficienti.

Vogliamo tutti che ci siano investimenti in Italia, facciamo ciò che c'è da fare.

Semplifichiamo la burocrazia per chi vuole fare impresa.
Rimettiamo in sesto la scuola tecnica.
Riportiamo a livello la ricerca pura universitaria, senza la quale le industrie non possono fare ricerca applicata.
Abbattiamo la corruzione.
Combattiamo la mafia.

E insieme al sistema flessibile, mettiamo tutte le condizioni al contorno che permettano davvero di aumentare i diritti individuali.
Orario flessibile.
Parte di lavoro da casa.
Asili aziendali o pubblici veramente accessibili.
Verifiche legate ai risultati.
Lavoretti trovati dallo Stato per gli universitari.

Gli investimenti arriveranno presto, perché siamo un popolo che ha risorse infinite, soprattutto quando messo alle strette.

Ma arrivare ad una situazione di rottura totale non conviene per primo a te.
Non fare stronzate.

15 set 2014

Fermiamo l'islamizzazione della società occidentale!

Uno studio non so quanto affidabile dato in pasto ai media russi (il che spiega perché non si possa ritenere affidabile) dice che con l'odierno andamento delle religioni (odierno di quando? quest'anno? questo decennio? l'altro ieri quando sono stati naturalizzati 18.000 musulmani? boh), tra 40 anni ci saranno 70 milioni di musulmani in Europa.

E potrebbero iniziare ad essere "pesanti" nelle politiche dei Paesi, e potrebbero iniziare a introdurre criteri islamici nella legislazione degli Stati europei.

E dunque, coloro che più di tutti cavalcano queste paure per la libertà di ognuno, come pensano di reagire o di anticipare ciò?

Comportandosi come i fondamentalisti islamici, solo da fondamentalisti cristiani.

Bravi pirla.

Qual è l'unico modo per essere sicuri che i valori fondanti dell'Europa di libertà, fratellanza, uguaglianza resistano ad eventuali stravolgimenti demografici?

Semplice.

Lo Stato deve essere LAICO.

E dobbiamo ancorare questro principio in tutte le Costituzioni. Lo Stato Laico è resistente a qualunque sia la religione prevalente in quel momento. Se la paura del fondamentalismo fa diventare fondamentalisti, allora abbiamo già perso: come Winston Smith, amiamo il Grande Fratello.

Dell'abbattimento dell'orsa Daniza e dell'indignazione al tempo dei social network

Prima di iniziare, mettiamo le cose in chiaro

Sono ecologista
Amo gli animali
Mi sono molto rattristato per il fatto che l'orsa Daniza sia morta
Non sono vegetariano, e penso che mangiarlo sia l'unico motivo valido per uccidere un animale.

Ma questo post, che prende spunto dalla triste vicenda trentina, non parla di animali e animalisti. Quello è solo il caso di studio, la mia intenzione è allargare l'osservazione ad altri casi.

Il punto è eminentemente raccolto in questo tweet, e siccome chi lo ha scritto è una brava persona e siccome non mi piace additare la gente, tolgo i nomi di chi lo ha scritto e di chi lo ha ricevuto.


Le "manifestazioni" per Daniza non sono finite. Controlla quanti tweet ha.

Manifestazioni.

Tweet.

Manifestazioni.

Tweet.

Non c'è un cazzo da fare, qualcosa non mi torna. Non vorremo mica credere davvero che twittare le proprie opinioni possa essere qualcosa di minimamente comparabile ad una manifestazione? Questo pensare, evidentemente più diffuso di quanto io pensi, è correlato al problema dell'indignazione facile ai tempi dei social network.

Anni fa, se volevi dimostrare la tua opinione, dovevi prendere armi e bagagli, prepararti per tempo, chiedere e ottenere le autorizzazioni, magari prendere un giorno di ferie togliendolo alla tua famiglia, prendere l'auto, il treno o un mezzo di trasporto, organizzarti con altre persone e poi andare a Roma o in un luogo reputato utile alla protesta, parlare con i rappresentanti delle forze dell'ordine, sistemare un corteo, fare uno o più discorsi conclusivi della manifestazione.

Qual è il punto? Che qualsiasi protesta prefigurava una rinuncia, come minimo a una giornata di svago, dunque chi ti guardava, comunque la pensasse doveva ammettere che anche se per la cosa più sbagliata delle persone avevano rinunciato a qualcosa pur di andare e farsi vedere per un preciso obiettivo.

E dunque oggi, crede davvero qualcuno che indignarsi via tweet sia una manifestazione? Eh no belli miei, schiodate il culo dal pc e rinunciate a qualcosa, altrimenti non vi caco di striscio.

Perchè la favola di Pierino e il lupo è sempre valida. Più ci si indigna per tutto, più l'indignazione si inflaziona e non conta nulla. E l'indignazione è una cosa importante, non mi va che si inflazioni.

Indivanados di tutto il mondo, unitevi, ma porco di un cane schiodate il culo dal divano se volete esser presi sul serio!


6 set 2014

Abbiamo perso tutti

Abbiamo perso tutti.

Quando un ragazzo di 17 anni muore ammazzato, c'è una società che ha fallito.

Come norma dei Paesi civili, penso ci sarà un'inchiesta in cui la legge sarà uguale per tutti e ovviamente che chiarirà le eventuali responsabilità penali di chicchessia coinvolto nella storia.

Solo, da meridionale che è stato fermato un'innumerevole quantità di volte, con carabinieri o poliziotti in giubbetto e mitra [1], mi pare che non si possa parlare di questo caso relazionandolo ai gravissimi fatti noti su persone morte mentre erano agli arresti (Aldrovrandi, Uva, Cucchi, etc) o alle quantità di suicidi e morti in carcere. Fatti che non devono succedere in un Paese civile.

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[1] Non so voi, ma io anche quando so di essere a posto quando vedo un'arma da vicino ho una certa impressione

29 ago 2014

Minority - Il punk applicato alla politica nazionale ed internazionale

Musicalmente, Minority è una canzone molto bella e con un bel testo contro l'omologazione; in un album, Warning, che peraltro segna in qualche modo l'uscita dei Green Day dalla fase del punk adolescenziale (fase che, ad esempio, per i 50enni Offspring è ancora in atto) verso un rock più maturo, almeno musicalmente; la trasformazione verso la maturità anche nei testi avverrà secondo me nel'album successivo American Idiot.

Riporto il testo del ritornello di Minority:

I want to be the minority 
I don't need your authority
Down with the moral majority
I want to be the minority

(Io voglio essere la minoranza, non ho bisogno della tua autorità. Abbasso la maggioranza della morale, io voglio essere minoranza.)




Lo spirito critico del punk di protesta che prese le mosse nel lontano '77 dai grandissimi Clash c'è tutto, ideale per esprimere la rabbia del teenager che si sente escluso dalle grandi decisioni e contemporaneamente esprimere le stesse sensazioni di non teenager su scala più grande. Fantastico. Del resto è musica cazzo, i Green Day non sono né un partito né un movimento politico. E il richiamo al voler essere minoranza, se lo vediamo come istigazione alla non-omologazione è un principio importantissimo e sacrosanto.

Ma perché mi sono messo a parlare di una canzone ed un album di 14 anni fa? In questi giorni, oltre ai miei soliti dibattiti con varia umanità della galassia M5S, anche con svariati supporters dell'uscita dall'euro [1]. Nei modi e negli argomenti, la media di queste due categorie si assomiglia molto. Del resto, è noto che parte dei simpatizzanti M5S è contro l'euro. In particolare, si nota:

  • che sono convinti di essere gli unici ad essere "svegli", mentre tutti gli altri o dormono, o gli piace essere fottuti;
  • che sono gli unici ad avere la sola e unica verità, mentre gli altri sono plagiati dai media o simile;
  • che sono gli unici ad aver capito cosa c'è da fare, mentre gli altri sono dei pecoroni che seguono la massa;
  • che sono gli unici democratici, mentre gli altri sono fascisti/nazisti/golpisti/etc;
  • che la maggior parte di essi ha nome finto e 20 follower, puzzando tremendamente di multi-account;
  • che fanno notare tutto ciò all'interlocutore offendendolo, usando le 39 tecniche di Schopenhauer (i più sopraffini, pochi), URLANDO, bloccando con grande facilità.
Ora il punto è: se penso che la democrazia sia in pericolo, e che solo una piccola illuminata minoranza sta lottando per la libertà e la democrazia di tutti, come faccio ad ottenere qualcosa se invece di cercare di convincere chi mi sta di fronte della bontà della mia lotta lo faccio sentire un idiota, un disinformato, un colluso, un disonesto etc?

Quindi o sono dei perfetti idioti, oppure non vogliono ottenere nulla. Oppure, una pletora di circuìti crede a una minoranza di furbi che ci guadagnano qualcosa (soldi, notorietà, potere, etc).

Sono dunque i punk della politica? O sono semplicemente degli eterni adolescenti in costante lotta contro dei genitori cattivi che non vogliono mandarli al concerto? E perché non provano nemmeno a diventare maggioranza?

Semplice, essere minoranza paga. Paga innanzitutto i pochi furbi di cui sopra, più una parte intermedia che raccoglie le briciole di soldi, notorietà o potere dai pochi furbi. Il giorno in cui diventassero maggioranza dovrebbero davvero fare qualcosa, e il bluff dei pochi furbi si scoprirebbe [2].

E quindi, viva la minoranza, e stiamo bene attenti a non diventare mai maggioranza. I wanna be the minority. A vita. Che altrimenti poi si capisce che non so di cosa parlo.


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[1] La logica post hoc ergo propter hoc regala sempre delle perle fantastiche. Con la lira stavamo bene (peraltro, da verificare CHI stava bene e cosa si intendeva per stare bene), poi è entrato l'euro ed è venuta la crisi => è colpa dell'euro.
Ovvero: quando avevo 20 anni stavo con una squinzia e trombavamo 3 volte al giorno, poi mi sono sposato e lo faccio 3 volte a settimana => è colpa di mia moglie.
Senza contare che il sistema monetario comune è iniziato nel 1979, e che l'euro, anche se non si vedeva, c'era già nel 1998 (vedi Wikipedia).
[2] Vedi Parma, Livorno, Pomezia ed altre città amministrate dal Movimento 5 Stelle.

25 ago 2014

E quindi uscimmo a riveder le stelle

Quattrocentocinque anni fa, il 25 agosto 1609, Galileo Galilei mostrava al Senato della Serenissima il cannocchiale da lui migliorato e modificato in modo da essere il primo telescopio della storia. Con quello strumento avrebbe dimostrato sperimentalmente che Giove, Venere, Marte e la Luna erano dei "mondi" ovvero pianeti circa sferici come la Terra, e che il Sole (rimettendoci anche la vista per dimostrarlo) non era perfetto ma era a modo suo anche quello un "mondo" con zone calde e scure, imperfezioni, stellamoti, protuberanze.

Andando a vedere Wikipedia, ho notato con piacere che come a mettersi d'accordo, il 25 agosto colleziona altre ricorrenze di ordine astrofisico:

  • nel 1764 l'astronomo francese Charles Messier scopre la bellissima Galassia del Triangolo;
  • nel 1981 la Voyager 2 raggiunge Saturno, regalandoci le più suggestive immagini dei celebri anelli;
  • nel 2003 viene lanciato nello spazio il telescopio Spitzer, il primo a "beccare" pianeti extra solari.
Poi, siccome la scienza stessa ci ricorda che siamo troppo piccoli e insignificanti per prenderci troppo sul serio, il 25 agosto 1835 Richard Locke iniziò la pubblicazione degli opuscoli noti come "The Great Moon Hoax", la grande burla della Luna, burla in cui cascarono a pié pari migliaia di niuiorchesi.

Politica mediatica emozionale: dove ci ha portato

Penso di non dover dimostrare il fatto che la politica odierna sia basata sulla medializzazione delle emozioni. Intendiamoci, la politica ha sempre sfruttato le emozioni, basta guardare qualche manifesto elettorale d'antan per rendersene conto (piccola parentesi: non credevo che davvero esistesse la Lega Nord Basilicata!).
L'aggiunta moderna è chiaramente nello sfruttamento massivo dei media visuali, esperimento iniziato con successo con la televisione ed esploso con i social media.
Dove ci ha portato ciò? Al fatto che la definizione di provvedimento impopolare ma necessario si è modificata. È necessario, ancorché impopolare, devastare il sistema pensionistico perché in passato ce ne siamo battuti i coglioni delle generazioni future, fottendole così per due volte? Si fa. Tanto, anche se il provvedimento è palesemente impopolare, non è direttamente trasferibile in set multimediale emozionale.
Dobbiamo ragionare, come uno Stato dovrebbe sempre fare, in modo cinico rifiutando ogni pagamento di riscatto a terroristi che si finanziano sequestrando nostri concittadini? Non si fa, perché se paghiamo abbiamo immagini e filmati commoventi del rilasciato che riabbraccia i suoi cari, politici raggianti, a seguire interviste et cetera. Se non paghiamo abbiamo una brutale esecuzione che rimbalza di tv in tv e di social in social.

25 lug 2014

Il saggio e la foglia

È notorio il detto che dice "Dov'è che il saggio nasconde una foglia? Nella foresta".
Ecco, sulla riforma della Costituzione, secondo me è accaduto questo. Alcuni emendamenti sensati e "accettabili", nel senso di in grado di trovare una maggioranza in Senato, sono stati nascosti in una foresta di emendamenti generati con uso intensivo di ctrl+c e ctrl+v di ordine semplicemente idiota, tipo "sostituire Camera dei Deputati" con "Forza Lecce" o giù di lì.
È brutto che una riforma costituzionale debba fare ricorso al contingentamento dei tempi? Certo. È molto brutto.
Ma chi ha presentato tali emendamenti è conscio che ha fatto un grosso favore al DDL uscito dalla commissione?
Tralasciando un attimo il merito, perché altrimenti dovrei dire che questi senatori "dissidenti" si sono fissati sull'argomento con più presa sull'elettorato, l'elezione diretta o INDIRETTA [1], quando se veramente temessero una svolta autoritaria avrebbero dovuto stare attenti ai checks and balances.
Ora, se io fossi Mineo, Chiti, Tocci o Civati che li rappresenta all'interno del PD in quanto capo della minoranza congressuale (eccetto Chiti, mi pare) non avrei visto di buon occhio SEL, M5S e Lega che vanno al Quirinale a protestare contro il contingentamento dei tempi, no. Io con SEL e M5S in particolare, in quanto autori di tipo 7000 emendamenti FUTILI, di puro ostruzionismo (legittimo nella dialettica parlamentare quanto il contingentamento dei tempi, tanto più che al Senato è espressamente previsto dal regolamento) ci sarei incazzato a morte.
Perché quello che hanno fatto non è né difendere la costituzione, che grazie al 138 si difende benissimo da sola, né migliorare la riforma costituzionale per evitare questa cazzo di svolta autoritaria che non c'è.
Quello che hanno fatto è un grande favore alla maggioranza obliqua che sostiene il DDL Boschi riveduto e corretto dalla commissione, con l'iniezione di alcune caratteristiche della bozza Chiti.
Le migliaia di emendamenti [2] sono la foresta in cui SEL o quel che ne rimane (e che ricordo, per chi non lo sapesse, che io a febbraio 2013 ho votato convintamente) e M5S hanno nascosto la foglia dei pochi emendamenti buoni e utili.
Per cui la piantino di fare i fighi sentendosi i moderni aventiniani, anche perché mi pare che gli avvenimenti del '25 abbiano chiarito che gli aventini come forma di protesta parlamentare fanno il gioco della maggioranza.
E imparino qualcosa da questa brutta storia, che è una sconfitta di tutti, maggioranza obliqua e opposizione obliqua. E visto che, checché ne dicano gli allarmisti de sto par di del Fatto Quotidiano, una riforma costituzionale NON SI FA IN 15 GIORNI, ma ci vogliono 2 letture per camera distanziate di almeno 3 mesi, sempre ammesso che nella seconda lettura niente cambi tra Senato e Camera, altrimenti altri 3 mesi e 2 altre letture, e visto che è evidente, come dico da tempo, che al Senato i 2/3 non ci stanno manco a spararsi, e visto che il solo M5S ha un centinaio di deputati e SEL una trentina, ovvero 1/5 della Camera, anche senza bisogno della promessa [3] del presidente del PD Orfini, IL REFERENDUM CI SARÀ.
Per cui smettetela di sentirvi difensori della patria, smettetela di darvi arie da novelli Pertini, Lussu, Calamandrei che non siete come dall'altra parte non ci sono né De Gasperi, Saragat e Togliatti né tanto meno Mussolini, Starace e Ciano, e pensate a ritirare le cacate e lasciare gli emendamenti serî, quelli che possono trovare una maggioranza o almeno che possono quasi arrivarci, e nel frattempo FATE POLITICA e trovate i voti che mancano per farli approvare.
Perché altrimenti state facendo campagna elettorale, non dialettica parlamentare. E questo dal M5S me lo posso pure aspettare, visto che non fanno altro dall'inizio della legislatura. Ma da SEL che ho votato e dalla minoranza PD per cui mi sono candidato a delegato al congresso, se permettete (e anche se non permettete) mi sta sulle palle.
Da ultimo, piantatela con la stronzata che la riforma è buona per Berlusconi e che con un frodatore non si riforma la costituzione.
1) Berlusconi è politicamente finito. Vogliamo un'altra volta trovarci in ritardo di 20 anni come con Occhetto su come affrontare i nostri avversari politici?
2) Se mi dite che con il responsabile della mattanza di Genova, dei respingimenti in mare aperto, degli accordi con Gheddafi per fare campi di concentramento per sub-sahariani, della distruzione della scuola e università pubbliche, della Bossi Fini, della Fini Giovanardi, della nostra partecipazione all'invasione USA di Afghanistan e Iraq [4] non volete fare modifiche alla costituzione, se ne può parlare. Se per voi la cosa grave di Berlusconi è Ruby e la frode, siamo non solo su lunghezze d'onda diverse, ma probabilmente anche in controfase.
__________________
[1] esatto, la discussione non è tra elezione da parte del popolo sovrano e nomina da parte del re o di strani moloch chiamati partiti, come se i partiti non fossero uno dei modi previsti dalla costituzione per applicare l'articolo 3 e permettere a tutti i cittadini e lavoratori di partecipare alla cosa pubblica, ma tra elezione diretta e elezione indiretta; vogliamo, magari, dalle prossime regionali stare più attenti a chi mandiamo in consiglio regionale, invece di piangere come bambini?
[2] tutto si deve adattare ai tempi: quando i fondatori della patria, i cui nomi riecheggiano spesso a casaccio in questi giorni, hanno scritto la costituzione, gli emendamenti si scrivevano a mano o al limite a macchina, dunque per produrre 1000 emendamenti l'ufficio di un parlamentare doveva lavorare giorno e notte a ritmi serratissimi, portando così un limite naturale al numero di emendamenti e dunque un deterrente naturale all'ostruzionismo, costringendo il parlamentare a decidere le sue battaglie.
Oggi con un template e due comandi informatici più una stampante, senza neanche il bisogno che sia 3D, in un giorno si possono produrre 10-15000 emendamenti che cambiano l'uno dall'altro per una sola parola o carattere, che regolamento alla mano sono emendamenti diversi da discutere e su cui votare.
[3] che infatti più che una promessa pare una presa d'atto
[4] anche perché molti parlamentari che condividono con lui queste responsabilità sono ancora lì, e non sono migliori di Berlusconi solo perché non hanno frodato il fisco e non hanno scopato minorenni

24 lug 2014

La tagliola

Su alcune cose sono d'accordo con i senatori che stanno chiedendo udienza al Capo dello Stato, più nel merito che nel metodo
Certo, se pensano di andare da Napolitano senza avere in mano l'offerta di ritirare tutti gli emendamenti farsa, tenendo fermi quelli veri, si risparmino la strada, perché io per primo direi "Napo, chiudi la porta".

21 lug 2014

Senza se e senza ma?

Quando ero teenager, come penso accada a tutti, le mie opinioni erano molto più tagliate con l'accetta ed estreme. Ad esempio, ho manifestato e occupato contro la guerra USA targata Bush junior in Afghanistan, e lo rifarei, perché fu una viscida aggressione a scopo oleodotto (che ancora oggi miete vittime quotidiane), con la complicità dell'Italia berlusconiana.
A volte invece, ho se non cambiato quanto meno sfumato le mie opinioni.
Ad esempio, mi è capitato più volte di indossare la kefiah e parteggiare per quelli che mi parevano essere i partigiani palestinesi contro l'invasione nazisionista, senza se e senza ma.
Un giorno, avevo 16 anni, giravo per Firenze dove mi trovavo a visitare mia sorella universitaria. Sotto il cavalcavia di piazza Alberti, vedo una grande scritta sul muro:

TERRA E LIBERTÀ PER IL POPOLO PALESTINESE - ISRAELE BOIA

D'istinto, quell'istinto da sedicenne, sorrido e mi viene da alzare il pugno sinistro.
Solo che il saluto atavico della sinistra mi si è strozzato in gola (o nel braccio) quando, proseguendo, ho visto la firma che rivendicava quella scritta:

FRONTE DELLA GIOVENTÙ (e croce celtica acclusa).

Ora, non mi era mai capitato, neanche per sbaglio, di condividere un'opinione con i neofascisti. Per cui, dato che per natura mi pongo domande, ho cominciato ad approfondire la faccenda.
Crescendo, innanzi tutto ho smesso di fare qualsiasi cosa "senza se e senza ma". I "se" e i "ma" sono fondamentali, perché qualsiasi cosa si sviluppa in un contesto e va giudicata in un contesto. Ma questa è una questione di metodo, non di merito, ed è indipendente dalla questione israelo-palestinese.
Nel merito, invece, venni a sapere un po' la situazione. La parte antica (i primi insediamenti, gli atti terroristici dei fascisti Sionisti, le guerre di aggressione panaraba al neonato stato di Israele, l'aiuto peloso dell'URSS agli arabi mentre però riconosceva per primo insieme agli USA lo stato di Israele) e la parte moderna (Hamas, OLP, Arafat, Fatah, attentati suicidi, missili, Ha Avoda, Likud, l'omicidio del premier israeliano Rabin da parte di un fascista suo connazionale, i dirottamenti, poi Camp David, gli accordi saltati, i confini del '69, l'Iran, la Siria etc).
Poi mi ha aiutato tantissimo avere un collega di università libanese, persona moderata e equilibrata ma che aveva degli scatti di nazionalismo quando si parlava di Hezbollah e Israele. E ho avuto anche modo di apprezzare il lavaggio del cervello che Hezbollah aveva fatto anche a un giovane benestante (relativamente al Libano) di Sidone riguardo Israele [1].
E penso di aver capito che le responsabilità non stanno mai da una parte sola. Che prima di fare propria una battaglia bisogna pensarci molto bene.
E che Hamas non sono i partigiani, in quella situazione. Sono i fascisti.
Con il popolo palestinese, con il popolo israeliano, sempre. Per la pace.
Contro i guerrafondai, sotto qualsiasi bandiera si nascondano.
____________________________
[1] la cosa che mi colpì di più fu la storiella che Israele per costituzione aveva l'obiettivo di conquistare tutto ciò che è compreso tra il Tigri e il Nilo. Magari qualche fascio sionista lo vorrebbe pure, ma pare chiaro da come sono andate le guerre arabo-israeliane che se l'avesse voluto, l'avrebbe fatto in poco tempo e stabilmente.

11 giu 2014

Lettera aperta al segretario Matteo Renzi

Caro segretario (e per conoscenza cari Cuperlo e Civati),
sono iscritto al PD dall'anno scorso, dopo qualche anno in cui mi sono limitato a partecipare alle primarie.
Voglio esser chiaro da subito: non ti ho mai votato, nel 2013 ho votato Vendola e poi Bersani al ballottaggio, al congresso ho sostenuto Civati come candidato delegato di circolo (non eletto).
Ciononostante, non mi è mai piaciuto né l'antirenzismo di principio, né tanto meno il continuo rimarcare "Renzi è democristiano, Renzi non è di sinistra, che c'entra Renzi col PD". Per cultura, da quando hai vinto il congresso, non ho risparmiato critiche ma non ho mai smesso di rimarcare che hai vinto il congresso e dunque a te spettano oneri e onori del dettare la linea del partito.
Ora è vero che non sono un cazzo di nessuno, ma siccome sono fatto così, sento l'impellente necessità di darti un consiglio. Lo feci anche con Bersani, l'ho fatto con Civati durante il congresso, insomma ce l'ho per vizio; non mi piace arrivare a posteriori e dire "lo sapevo!", non è il mio genere.
Il consiglio che ti voglio dare è questo: quelli che, come Civati, Mineo, Chiti, ti criticavano prima e continuano a criticarti dopo la bella vittoria alle europee, non devi allontanarli come appestati conservatori che non sono, come tanti renziani più renziani di te sembrerebbero volere. Il re deve guardarsi bene dai nobili che sono più realisti di lui, se vuole essere ricordato come una saggio e non come un egoista tirannico.
Tieniti stretto chi ti critica sinceramente e a viso aperto, perché sarà la tua àncora di salvezza quando qualcosa andrà storto. Circondarsi di yes men non ha mai aiutato nessuno, ascoltare le critiche si.

Un caloroso saluto,
Dario.

29 mag 2014

Perché Grillo ha deciso di aiutare Renzi?

Oggi mi diverto a fare il complottista.

Il M5S arriva pari col PD di Bersani, Bersani li convoca per provare (con poche speranze) a mettere su un governo di cambiamento, di sinistra con appoggio esterno M5S. Crimi e Lombardi rifiutano sdegnati, Lombardi se ne esce con stronzate tipo "noi siamo le parti sociali, abbiamo un progetto sui prossimi 20 anni per l'Italia".
All'elezione del Presidente della Repubblica, dopo due diverse versioni delle quirinarie, viene fuori Rodotà, persona ovviamente ben vista a buona parte del PD. Il trappolone funziona, la base si rivolta, Bersani si dimette, Grillo esulta come un bambino. Si rifà Napolitano, si fa il governo Letta, il M5S contento sta a guardare.
Il PD fa il congresso, stravince Renzi.
Renzi offre a Grillo un accordo: in cambio di dialogo e approvazione della riforma elettorale, il PD restituirà il contributo pubblico. Accettare avrebbe significato mettere in ginocchio il PD, che è un partito organizzato ed ha i suoi costi, andare da 40 a 0 in tempo quasi istantaneo non è così semplice. Senza consultazione degli iscritti, ovvero la cosiddetta "rete", Grillo rimanda al mittente offendendo come suo solito ("Quella di Renzie è una scoreggina").
Vengono le amministrative, il M5S le straperde, Gambaro critica la linea comunicativa e viene messa alla gogna ed espulsa.
Si vota il DL pene alternative, due senatori 5s inseriscono un emendamento che abolisce il reato di clandestinità, vengono sconfessati con argomenti che neanche la DC (quanti voti portano al movimento?), scatta qualche mal di pancia e si ottiene che la cosa sia messa ai voti tra gli iscritti. Vince il si all'abolizione, nonostante il parere contrario di Grillo. Alla camera, il M5S vota contro la conversione in legge.
Renzi diventa presidente del consiglio, fa le consultazioni. Grillo non vuole che il M5S ci parli, teme l'abilità di comunicatore del segretario PD. Si vota tra gli iscritti, vince il si. Al contrario di quanto visto con Bersani e Letta, stavolta è Grillo in persona ad andare. E spara una supercazzola mentre Renzi praticamente lo percula (esci da questo blog!).
Nel frattempo il livello di propaganda del 5s cresce, in vista delle europee, tutto fa scandalo, ogni legge che passa è un favore a lobbymafiamassoneriapidue ecc ecc. E nel frattempo epura vari parlamentari che hanno osato criticarlo, con processo sommario e voto comune sui 4 epurati; altri lasciano il gruppo per protestare contro questa cosa.
Parte la campagna elettorale propriamente detta, Grillo usa toni incendiari ancor più che alle politiche, va a Piombino e spiega che il suo piano lavoro non esiste, esiste solo questo fantomatico reddito di cittadinanza. Parla di peste rossa, dice di essere oltre Hitler, che farà i tribunali popolari per politici giornalisti e non ricordo chi altro. I militanti veri o presunti fanno sfoggio anche peggiore di rigurgiti neofascisti. A condire il tutto, l'unica cosa chiara del programma 5s pare essere una sorta di marcia su Roma per cacciare Napolitano e sciogliere il Parlamento.
Poi l'errore finale: cerca di aporopriarsi della figura di Berlinguer, contemporaneamente scontentando la sua ala destra e portando molti che magari sarebbero stati a casa a votare PD.
Conclusione: PD quasi 12 milioni di voti, M5S neanche 6 milioni.
Ovviamente scatta il malcontento nei pentastellati. Allora, per condire meglio, incontra in gran segreto il leader dell'estrema destra Farage allo scopo di trattare un'alleanza. Altri mal di pancia, interviene la manganellatrice Lombardi ad avvisare i dissidenti che chi non si allinea è fuori.

E tutto pare aiutare Renzi, che ha una maggioranza parlamentare e di consenso ben maggiore di quella che aveva Bersani.

Dunque, perché Beppe aiuta Renzi e ha invece ostacolato così fortemente Bersani?

Gombloddoh!!!! 111! 1! 1!!! 1! 1! 1! 1!

Anniversario della Liberazione di Firenze: Itinerari di guerra a San Jacopino

Associazione Nazionali Partigiani d’Italia
Sezione Enrico Rigacci

rigacci.firenze@anpi.it
google.com/+ANPIRigacciFirenze










1944 - 45 / 2014 - 15
70° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE
ANPI Sez. E. RIGACCI - BIBLIOTECA COMUNALE F. DE ANDRÉ
QUARTIERE SAN JACOPINO - PIAZZA PUCCINI

ITINERARI DI GUERRA NEL QUARTIERE

(Visita guidata nei luoghi della Resistenza e della battaglia per la Liberazione)

ITINERARIO "A" del 10 giugno 2014 ore 17:00:

- Ritrovo alla Biblioteca Comunale F. De André, Via delle Carra
- Presentazione dell'iniziativa
- Partenza dalla Biblioteca
- Arrivo alla caserma di Via P.L. Da Palestrina.
- Arrivo in Piazza San Jacopino (visione della piazza con individuazione delle postazioni partigiane
e delle incursioni della retroguardia tedesca).
- Arrivo al Ponte all'Asse (visione del fronte con le postazione dei paracadutisti tedeschi).
- Rientro alla biblioteca De André.

ITINERARIO "B" del 19 giugno 2014 ore 17:00:

- Ritrovo alla Biblioteca Comunale F. De André, Via delle Carra.
- Presentazione dell'iniziativa
- Partenza dalla Biblioteca
- Arrivo al Casone dei Ferrovieri di Via Mercadante / Via Rinuccini (visita esterna e ingresso nel
cortile centrale)
- Arrivo alla Manifattura dei Tabacchi (visita esterna alla torre del teatro, visione sul Ponte alle
Mosse per immaginare i luoghi com'erano durante la battaglia).
- Arrivo al Piazzale delle Cascine (visita al poligono di tiro dove avvenne l'assassinio di 17
antifascisti emiliani).
- Arrivo sul greto dell'Arno alle Cascine (visita al cippo che ricorda il ritrovamento delle salme degli
antifascisti barbaramente trucidati).
- Rientro alla biblioteca De André.






Partecipazione libera. Si raccomanda la puntualità!

28 mag 2014

L'analisi della sconfitta

Essendo di sinistra, non sono abituato a fare analisi della vittoria, per cui mi vado a cercare una sconfitta e la analizzo. Avevo pronosticato questi risultati, sulla base di uno studio analitico dei sondaggi e di alcune considerazioni statistiche e politiche:
PD: 29 - 33%
M5S: 23 - 27%
FI: 18 - 22%
NCD: 4 - 7%
Lega: 4 - 6%
Tsipras: 3 - 5%
FdI: 3 - 5%
ALDE: 2 - 3.5%
Errori alquanto grossolani, il metodo è decisamente non-validato. Vediamo l'errore rispetto alla media degli intervalli di confidenza:

PD: +10%
M5S: -4%
FI: -3%
NCD: -1%
Lega: +1%
Tsipras: 0
FdI: 0
ALDE: -1%
Lato positivo: l'ordine di arrivo è quello giusto, almeno (eccetto NCD - Lega, i cui intervalli di confidenza erano però completamente sovrapposti).
Occorre innanzi tutto verificare la bontà delle ipotesi effettuate a completamento del modello.
Prima ipotesi: la bontà dei dati. Gli exit poll, anch'essi eseguiti con tecniche statistiche, sono in linea con i sondaggi. Questo significa che qualcosa non va nella tecnica di campionamento, la divisione per età, ceto, istruzione, geografia e inurbamento pare non funzionare più, possibile effetto dei partiti cosiddetti post-ideologici, o come preferisco chiamarli, neo-ideologici.
Seconda ipotesi: sono europee, alto astensionismo eccetto che a sinistra: decisamente giusta, più importante di quanto sembrasse.
Terza ipotesi: tendenza antigovernativa delle europee. Andando a verificare, questa è evidentemente errata, in realtà le europee in Italia hanno favorito chi era al governo con l'eccezione del 99 in cui può aver pesato il "se perdo le elezioni mi dimetto" di D'Alema.
Quarta ipotesi: elezioni locali accoppiate a europee:a giudicare dal successo di forze radicate come PD e Lega e dal fatto che Forza Italia tutto sommato ha retto (FI+NCD fanno praticamente i voti del PDL nel 2013) questo fattore ha avuto una netta importanza, insieme alla quinta ipotesi, cioè che le preferenze avvantaggiano partiti con candidati seri sul territorio, non partiti con singolo megafono che parla per tutti.

Passo ora alle cose forse prevedibili ma fin qui impreviste.
Primo imprevisto: il voto utile da destra: è evidente che i liberaldemocratici di Scelta Civica e Centro Democratico, una volta che si è chiarito che Scelta Europea non aveva possibilità di passare lo sbarramento, hanno votato per il partito più digeribile nonostante le differenze; gli ultra liberisti di Fare, probabilmente, non hanno avuto sufficiente stomaco per votare PSE, andando a dare quello 0.7%.
Secondo imprevisto: il Movimento 5 Stelle ha lasciato per strada 3 milioni di elettori di febbraio 2013. Mi aspettavo un'emorragia, da parte di quelli che, pur di sinistra, lo avevano votato per "dare un segnale" o perché pensavano ad una grossa Rifondazione Comunista, e che una volta scoperto che era una grossa IdV mista MSI sono tornati verso Tsipras e PD.
Terzo imprevisto, o forse previsto ma non da me: effetto Renzi. La casalinga di Voghera, da sempre arbiter della politica italiana, ha scelto Renzi.
Conclusioni? I sondaggi mostrano solo se tendenze, i voti sono un'altra cosa, credo che ISTAT e dipartimenti di statistica delle università italiane dovrebbero cominciare a ricercare un nuovo metodo di campionamento e stima del voto, perché va da sé che il modello attuale non funziona.

26 mag 2014

Le tre fasi di vita di un partito

Quando nasce un nuovo partito, 90 su 100 viene da una scissione. Una scissione è come un divorzio: tesserati, immobili, apparato, tutto viene diviso in proporzione. Solo 10 volte su 100 nasce un partito nuovo di zecca, in questi 30 anni ne abbiamo visto qualche esempio: i più riusciti sono senza dubbio Lega Nord, Forza Italia, Italia dei Valori, Movimento 5 Stelle.

Quando un partito nasce dal nulla, sono ineluttabili 3 fasi, che secondo i soldi, le idee, la fortuna e altri fattori marginali possono durare più o meno.

Fase 1: la PUREZZA

La prima fase è la più emozionante. Riunioni fumose per le elezioni locali, inchieste sul malaffare dei governanti, militanza senza soldi, collette, autofinanziamenti fantasiosi, spesso tanta brava gente, ancora più spesso poca gente ma comunque brava. Stampare, ciclostilare (la sto romanzando una punta, se non fosse chiaro), distribuire, informare. Il primo passo difficile per il nuovo partito è fare vedere che esiste.
La maggior parte delle volte, il nuovo partito non entra nemmeno in consiglio comunale, e naufraga tutto. Altre volte, il nuovo partito piazza qualche consigliere, e se è bravo, fortunato e/o ha soldi (almeno 2 di queste 3) riesce anche ad avanzare. Qui inizia la fase 2.

Fase 2: il RICICLO

Quando il nuovo partito comincia a diventare una presenza fissa e riconosciuta del panorama politico locale, inizia l'inevitabile corsa dei riciclati: a volte in buona fede, altre no una serie di personaggi che ha tentato la politica per altre vie arriva a battere alla porta del nuovo partito. Questo ha delle conseguenze: al contrario di chi ha iniziato da 0, il riciclato sa già come funzionano le cose nei partiti, e sfrutta l'esperienza per fottere chi c'era dentro dall'inizio. Il riciclato può entrare nel nuovo partito senza che nessuno lo sappia, con diversi meccanismi: o chi gestisce il nuovo partito non conosce l'ambiente, o è ingenuo, oppure legittimamente decide che gli va bene così.
I riciclati introducono meccanismi che gli inesperti fondatori del nuovo partito non conoscono, pacchetti di voti, pacchetti di tessere, "radicamento sul territorio", eccetera. Non ci prendiamo in giro, questi riciclati fanno crescere il nuovo partito, che è ora pronto per il grande salto: tentare l'approdo al Parlamento nazionale. Finora solo 4 partiti sono riusciti a compiere questo grande passo, i 4 citati sopra.

Fase 3: l'ASSUEFAZIONE

Il nuovo partito ha finalmente raggiunto il Parlamento. Wow che figata. E qui scopre logiche che ignorava, teorie e tecniche del fare le leggi, deve confrontarsi con problemi grandi, molto più grandi di quelli di un Comune o Regione. E qui, inevitabilmente viene l'assuefazione.
Il parlamentare del nuovo partito, dopo una fase iniziale di ultra presenzialismo, scopre che la maggior parte delle volte basta lasciare un paio di sentinelle in aula a verificare che il governo non faccia un blitz, che è importante essere presente solo alle votazioni e neanche tutte. Scopre quant'è difficile ottenere qualcosa se non sei nella maggioranza di governo. Scopre che il suo contributo non può che essere minimo. E scopre anche che ci sono un sacco di comodità: ora è Qualcuno, non è più Nessuno. All'improvviso si trova dall'altra parte del forcone: chi ieri lo osannava perché contrario a tutti i partiti, oggi lo contesta perché contrario a tutti i partiti, e comunque la si pensi il nuovo partito è un partito.
Scopre che è bello mangiare al ristorante rimborsato, che in fondo i soldi pubblici alla politica [1] servono e tra l'altro non sono neanche male. Scopre che può succedere facilmente di essere indagato, e che essere indagati senza almeno un rinvio a giudizio significa veramente poco.
E, più o meno rapidamente, si uniforma a tutti gli altri partiti.

_______________________

[1] Nonostante la moda del momento abbia reso quasi scontato che sia giusto eliminare i fondi pubblici alla politica, io penso fuori moda e dico chiaramente che i soldi pubblici alla politica sono una norma di civiltà, solo devono essere in quantità giusta, usati bene e ancor meglio rendicontati.

22 mag 2014

Perché Europa, #perchesinistra: Ilaria Bonaccorsi

Riporto la lettera che Ilaria Bonaccorsi, candidata con il PD all'Europarlamento nella circoscrizione centro, ha mandato a tutti i dem.




ALLE ELEZIONI EUROPEE DEL 25 MAGGIO VOTA ILARIA BONACCORSI

Perché Europa #PerchéSinistra

Carissime e carissimi,
Alle Elezioni Europee del 25 maggio vota Partito Democratico, scegli Ilaria Bonaccorsi , candidata per la Toscana del Pd come indicato dalla Direzione regionale del Partito.

PERCHE' ILARIA BONACCORSI.
Scegliere Ilaria Bonaccorsi, esprimendo la preferenza, scrivendo Bonaccorsi sulla scheda elettorale, è importante per esser certi di eleggere all’interno del Parlamento Europeo una rappresentanza laica e di sinistra.
Perché la nostra Europa deve tornare ad essere Libertà, Eguaglianza, Fraternità e Trasformazione.


Perché nella nostra Europa deve prevalere il merito, e perché ai fondi per lo sviluppo già stanziati dell’Unione Europea possano accedervi i più meritevoli.
Perché dobbiamo superare le politiche di destra incentrate sull’austerità, in favore di finanziamenti all’istruzione, alla ricerca, al welfare, alla salute, e soprattutto al lavoro.
Perché un sostegno al reddito lo merita chi ha perso il lavoro, ma anche chi non l’ha mai avuto.
Perché dobbiamo costruire un’Europa intelligente, inclusiva e sostenibile. E lo possiamo fare solo votando per il Partito Democratico che è nel Partito Socialista Europeo.
Con il #melarossatour Ilaria ha incontrato i cittadini di tutte le province della Toscana e ha toccato con mano la loro quotidianità, fatta di sacrificio e di grande umanità. La grande passione politica e civile dei democratici toscani merita un'Italia e un'Europa di libertà e opportunità.
PER VOTARE ILARIA BONACCORSI


Si vota solo Domenica 25 maggio. Traccia una “X” sul simbolo del Partito Democratico, e scrivi “Bonaccorsi”. Istruzioni e fac simile nella sezione del sito Come votare .

20 mag 2014

La metafora dell'idraulico

In Tutto Benigni 96 il Roberto nazionale usava una bellissima metafora per replicare al classico "Mussolini ha fatto anche cose buone". La metafora era pressappoco la seguente: arriva un idraulico, ti stupra la moglie, ti violenta la figlia, ti deruba il nonno, però guarda che bell'impiantino che ti ha fatto.

Non me ne voglia Benigni, vorrei aggiornare la sua metafora.
C'è un idraulico che viene a casa tua, infama gli idraulici che hanno fatto gli impianti, infama te per aver chiamato quegli idraulici che hanno fatto gli impianti, dice che la casa è fatta a cazzo di cane, dice che non si può riparare niente ma che bisogna buttare giù tutto e ricostruire dalle fondamenta, giacché si trova sputa per terra, rutta e si scaccola, e alla fine ti presenta la parcella.
"Ma quale parcella, lei non ha fatto niente!!!"
"Ma guardi che sto prendendo un decimo di quello che prendono gli altri idraulici!".

Ogni riferimento all'attuale politica italiana è puramente ricercato e voluto.

10 mag 2014

Studio dei sondaggi per le elezioni europee, ultimo aggiornamento (-15 gg)

Ricordo a tutti di dare un occhio al vademecum alla lettura di sondaggi.

Da oggi non si possono più pubblicare sondaggi, e dato che mi baso solo su sondaggi pubblici, questo è l'ultimo aggiornamento del mio studio.

Partiti grandi

 

Partiti minori



Commento dell'analista: i dati sono dati, poi vanno interpretati, e qui viene la parte difficile e pertanto più fallibile. Comincio con altri dati: i valori finali delle rette di regressione sono:
PD - PSE 33.5%
M5S - gruppo ignoto 24.7%
Forza Italia + La Destra - PPE 18.4%
NCD + UDC - PPE 5.6%
Lega Nord - Destra 5.5%
FdI AN - Destra 3.9%
Altra Europa - Tsipras 3.5%
Scelta Europea - ALDE 2.8%

Sono dunque questi i miei "pronostici"?
No, questi sono conti, e i conti sono conti e basta, poi c'è l'interpretazione umana.
Punto primo: come ho dichiarato, mi do come stima di incertezza 1.5%
Punto secondo: la retta di regressione è un sistema semplice ma brutale, che non tiene conto di tante cose.
Per cui, oltre quello che ho detto e fatto finora, aggiungo considerazioni di altro genere.

Ad esempio, una considerazione interessante è la seguente: negli ultimi 5 dati, quante volte il dato è sopra e quante volte è sotto la retta di regressione?
PD 2 sopra, di poco, 2 sotto, di molto, 1 uguale
M5S 2 sopra, di molto, 3 sotto, di poco
FI 4 sopra, di poco, 1 sotto, di poco
NCD 3 sopra, di poco, 2 uguali
Lega 1 sopra, di molto, 4 sotto, di poco
FdI 1 sopra, di poco, 3 sotto, di poco, 1 uguale
Tsipras: 4 sopra, 1 di molto 3 di poco, 1 sotto
ALDE: 3 sotto, di poco, 2 uguali

Un'altra considerazione da fare è: la retta di regressione è ben aderente ai dati o risulta da un dato fortemente variante?
PD ben aderente
M5S ben aderente
FI ben aderente
NCD ben aderente
Lega variante
FdI ben aderente
Tsipras variante
ALDE variante

Ancora: i dati distanti dalla retta di regressione hanno qualcosa in comune?
Si, in effetti, i dati che si discostano significativamente dalla retta di regressione (28/3, 17/4, 18/4, 1/5) sono tutti, tranne il dato del 18/4, prelevati da Scenari Politici, e la modalità di rilevazione è online piuttosto che la classica intervista telefonica. In questi sondaggi, che nel calcolo della retta di regressione hanno molto peso perché eseguiti su campioni di 5000 unità, si nota che M5S, Lega e Tsipras sono decisamente maggiori rispetto al loro andamento. Il dato del 18/4, invece, viene da un sondaggio su sole 400 unità, per cui è a elevatissima incertezza ma pesa pochissimo nel calcolo della regressione.

Un'altra: a "occhio", c'è un momento dal quale si forma un andamento piatto?
PD: da 21/4 in poi, intorno al 33%
M5S: è abbastanza costante quasi da subito, eccetto quanto detto all'osservazione precedente sui dati da Scenari Politici
FI: da 21/4 in poi intorno al 19%
NCD: ben costante un po' sempre
Lega: molto variante sempre, tipico delle forze territoriali nei sondaggi
FdI: da 21/4 in poi intorno al 3.8%
Tsipras: molta varianza, soprattutto all'inizio, più stabile dal 15/4 intorno a 3.8%
ALDE: il più incerto, ma sempre su valori tagliati fuori dallo sbarramento, pare stabilizzarsi intrno al 2.6% dal 15/4

Ci sono poi le considerazioni politiche:
  • sono elezioni europee, ad alto rischio astensionismo, male che in genere colpisce più la destra che la sinistra
  • tuttavia, storicamente le elezioni europee hanno una tendenza anti-governativa
  • ci sono le preferenze, e si crea un meccanismo circolare con il partito che porta voti al candidato e il candidato porta voti al partito
  • sono elezioni non locali, per cui i partiti forti sul territorio (PD, FI, Lega) potrebbero patire il voto d'opinione verso forze meno radicate ma di maggior appeal (M5S, Tsipras)
  • viceversa, però, in molte parti d'Italia sono accomunate alle elezioni amministrative, e questo potrebbe compensare, in parte, l'effetto descritto al punto precedente
  • mancano ancora 13 gg di campagna elettorale, e gli indecisi sono intorno al 50%, di cui una buona parte non andrà a votare, la restante per esperienza passata tende a votare in linea con i decisi
  • nei sondaggi i partiti piccoli sono "penalizzati" o "pompati" come niente secondo condizioni contingenti della rilevazione, a maggior ragione piccoli partiti territoriali come la Lega

Ciò detto, dato che non sono superstizioso in quanto essere superstiziosi porta sfortuna, vi faccio i miei pronostici, lasciandomi erò un ampio intervallo di confidenza


(suspence)


PD: 29 - 33%
M5S: 23 - 27%
FI: 18 - 22%
NCD: 4 - 7%
Lega: 4 - 6%
Tsipras: 3 - 5%
FdI: 3 - 5%
ALDE: 2 - 3.5%

Non me ne vogliano i liberali di ALDE, mi stanno pure simpatici, nel senso che sarei più che contento se potessi avere di fronte una destra liberale invece di berlusconiani, legaioli e populisti, ma non se li fila nessuno.

E ora, vediamo un po' tra quache giorno quanto ci ho azzeccato.

4 mag 2014

Studio dei sondaggi per le elezioni europee, aggiornamento 4 maggio 2014 (-20 gg)

Ricordo a tutti di dare un occhio al vademecum alla lettura di sondaggi.

Sospendo la pubblicazione dello studio sulle politiche, concentrandomi solo sulle dichiarazioni di voto alle europee.

Partiti grandi

 

Partiti minori



Commento dell'analista: poche novità, nella corsa per il primo partito il PD non sembra avere rivali.
Gira voce di sondaggi col M5S al 30%, se è così giratemeli che li inserisco, a me (e al sito ufficiale) non risultano.
In basso, lotta serrata per passare lo sbarramento, la Lega cerca di prendere voti a FdI-AN andando anche al Sud, vedremo con che risultati; Tsipras altalena intorno al 4%, sarà dura ma fattibile. Non sembra esserci speranza per ALDE, Verdi (ma che cazzo contate qualcosa solo in Germania ma che fate a fare un gruppo autonomo... prendete una decisione, o Sinistra o PSE) e IdV, prossima all'estinzione.
Ci pensino tutti gli iscritti ed elettori di partiti personali, guardino la fine dell'IdV: questo è quello che vi aspetta quando il padrone del partito non ci sarà più (politicamente, ovvio).

29 apr 2014

L'Europa e l'antifascismo suo malgrado

Il fascismo è un'invenzione dell'Europa.

Non la dittatura, attenzione, la dittatura è un'invenzione dell'umanità e probabilmente finirà con essa, ma la dittatura fascista, ovvero lo sfruttare i poveri con argomenti discriminatori come razzismo, sessismo, omofobia, antisemitismo per condannarli a rimanere poveri ed agguantare il potere.
Va da sé che ad es. la dittatura sovietica, a mio modo di vedere, ci ricade in pieno, con giusto qualche modifica negli argomenti usati per ingannare i poveri.


Il fascismo europeo ha conosciuto il suo massimo sviluppo nel 1942, con la Germania nazista e l'Italia fascista che hanno occupato quasi tutta l'Europa continentale, appoggiando fascisti locali dove serviva (Francia, Olanda, Ungheria etc), dopo aver già aiutato Franco in Spagna.

Risultato del fascismo europeo: 80 milioni di morti, solo in minima parte militari, la maggior parte civili.
Significa, nel caso fosse poco chiaro, che oggi l'Italia è popolata così com'è, tra 5 anni non c'è più NES-SU-NO, e inoltre anche Austria e Svizzera sono completamente morte.

80 milioni di morti

80 milioni di morti

Se allarghiamol'intervallo temporale in modo da abbracciare quella che fu tra le cause della Seconda Guerra Mondiale, ovvero la Grande Guerra, che ancor più della Seconda fu schiettamente europea, i morti diventano quasi 100 milioni in 30 anni (1914-1945)

100 milioni di morti

100 milioni di morti

Per controllo, andiamo a vedere le altre guerre, contando solo quelle con rilevanza internazionale tra almeno 3-4 Stati che ci sono state in Europa prima del 1914

1912-1913: Prima e Seconda Guerra Balcanica
1877: Guerra Russo-Turca
1870: Guerra Franco-Prussiana
1864: Seconda Guerra dello Schleswig
1853: Guerra di Crimea
1828: Guerra Russo-Turca (un'altra)
1821: Guerra d'Indipendenza Greca
1815: Guerra Austro-Napoletana
1808: Guerra di Finlandia
1796-1815: Guerre Napoleoniche

Penso di aver reso l'idea, per cui non vado avanti, per chi volesse divertirsi c'è WikiPedia.

Ora, il processo di integrazione europeo, dalla CED e CECA fino all'euro, Maastricht, trattato di Lisbona e dunque Unione Europea odierna, ha tanti limiti.
Ma il suo obiettivo primario, quello di impedire che ancora una volta noi europei ci scannassimo a vicenda, ecco l'ha centrato, e centrato in pieno.

Purtroppo ci sono state delle guerre anche dopo (Croazia, Bosnia, Kosovo), in nazioni non facenti parte di questo processo di integrazione e che (guarda caso) hanno subito dopo deciso di farne parte, chi prima chi dopo.

L'Europa, nel senso di Unione Europea con annessi e connessi, è certamente la cosa più antifascista che esista, e questo sta nei fatti, è sotto gli occhi di tutti. Da quando è iniziato il processo di integrazione europea, nessun Paese ha fatto guerra a un altro Paese, e fino ad ora (dopo le elezioni qualcuno dovrà occuparsi dell'Ungheria, cazzo!) nessun Paese è ricascato nel fascismo, anche se vari (Italia, Austria) ci si sono avvicinati molto in alcuni momenti della loro storia.

L'Europa, intesa come Unione Europea, è antifascista suo malgrado. Malgrado le storture, malgrado l'eccessivo potere in mano a élite finianziarie, malgrado un processo più avanzato nella fase economica che politica, l'Europa è la frontiera dell'antifascismo continentale. Il fatto che tutti e dico tutti i neofascisti d'Europa ci si scaglino pesantemente contro non può essere un caso, e non lo è.

E proprio in questi giorni, mentre in Ucraina si combatte una (quasi?) guerra tra fascisti ucraini e fascisti russi, dovremmo ricordarcene, e dare una spinta al processo di integrazione che porti sempre più pace nel continente.

Perché peggio della guerra non c'è niente.

Se qualcuno pensasse che gli Stati Uniti d'America abbiano una storia pre-unitaria meno sanguinosa, gli consiglio vivamente di studiare un po' di storia americana.

27 apr 2014

Studio dei sondaggi per le elezioni europee, aggiornamento 27 aprile 2014 (-35 gg)

Ricordo a tutti di dare un occhio al vademecum alla lettura di sondaggi.

Sospendo la pubblicazione dello studio sulle politiche, concentrandomi nelle prossime 3 settimane (nelle ultime 2 non ci saranno sondaggi pubblici che potrò sfruttare) solo sulle dichiarazioni di voto alle europee.

Partiti grandi

 

Partiti minori


Per motivi con cui non vi tedierò è cambiata la grafica, non la tecnica.

Commento dell'analista: M5S in ripresa ai danni di Forza Italia, la caciara in Parlamento fa prendere voti, ma il PD non solo tiene ma ha un trend ascendente più ripido.
Forza Italia verso il baratro, NCD e compagni di merengue (sic) stabilizzati.
L'Altra Europa con Tsipras in caduta alla Forza Italia maniera, ma secondo me per motivi diversi: c'erano tante aspettative, finora regolarmente tradite, speriamo passino lo sbarramento (inciso: un Parlamento che non vota una fiducia vera e propria non si capisce perché debba avere uno sbarramento).
Lega fiduciosa di passare lo sbarramento in scioltezza, non così AN-FDI che si è messa pure a imitare l'iniziativa della Lega di sbarcare in Sicilia, solo che stavolta c'erano dei meridionali a bordo e quindi la nave non è affondata. Fatela finita, create un unico partito xenofobo almeno posso mandare un solo vaffanculo senza sprecarne due. Anzi no, continuate, siete divertenti.
ALDE lontana dall'obbiettivo, IdV sotto l'1% nei pochi sondaggi che ne riportano i dati (e ben vi sta cazzo).

26 apr 2014

A che gioco sta giocando Berlusconi?

Leggo dall'HuffPost che Berlusconi, nel suo "tornare in campo" nella campagna elettorale fa una sequela di cazzate sotto ogni punto di vista, in particolare dal punto di vista della comunicazione politica:
- offende pesantemente i tedeschi, tra cui molti alleati del PPE
- ammette che Forza Italia in pratica a queste europee lotta per la salvezza
- si lamenta della presenza TV di Renzi, cioè fa ciò che ha fatto perdere la sinistra tante volte
- non attacca i comunisti tassatori
- non attacca l'Europa e l'euro
- non attacca la magistratura (ci pensino i forcaioli o manettari che "la pena di Berlusconi è ridicola", a cosa sia più utile alla Società)
- ripete per ben due volte lo slogan M5S coniato di fresco dello sbattere i pugni

Nel frattempo, Bondi si spertica in lodi per Renzi, e Bondi è uno che i voti li fa perdere, non trovare; Taormina invita in pratica al voto utile contro il PD per il M5S. I temi trattati da Grillo, tra Equitalia, IRAP e non-festeggiamento del 25 aprile tendono sempre più rapidamente al programma dei forzaleghisti.

A Forza Italia arriva l'allarme (li facevo più svegli) che il M5S gli sta fottendo i voti, evidentemente non leggono il mio blog dato che lo dico da tempo, del resto c'è chi ci arriva prima e chi dopo.

E lui fa tutte queste cacate.

Berlusconi è disonesto, mente come nessun altro, finto, senza scrupoli, fascistoide se gli serve, intollerante alla critica, malato di sesso, illiberale, ha idea degradata della donna, donnaiolo, possibile gay represso,  e un sacco di altre cose.
Ma ingenuo e inesperto no.

A che gioco sta giocando? A favorire il M5S alle europee per togliere forza contrattuale a Renzi e al PD da maggio in poi?

17 apr 2014

Indovina indovinello

C'è un importante partito italiano che ha promesso ai suoi elettori:
  • abolizione del finanziamento pubblico ai partiti
  • abolizione del finanziamento ai giornali
  • abolizione delle province [1]
  • abolizione di Equitalia e sanatoria delle cartelle
  • abolizione IMU prima casa qualunque ne sia il valore [2]
  • impignorabilità prima casa [2]
  • abolizione IRAP, detta dal leader di questo partito "Imposta RAPina" [3]
  • introduzione di una nuova moralità in politica
Indovinate qual è questo partito.
_________________________

[1] Work in Progress
[2] Fatto dal governo Letta
[3] Per la cronaca, per antipatica che sia, l'IRAP finanzia la sanità pubblica, magari vista così sta più simpatica

101

Post inutile, ma ero a 101 e mi stava antipatico.

15 apr 2014

Sondaggi: politiche ed europee (brand new!)

Ricordo a tutti di dare un occhio al vademecum alla lettura di sondaggi.

Da oggi pubblico un identico studio con gli stessi crismi sui sondaggi per le elezioni europee, sui cui grafici ricordo che:
  • i dati sono ancora pochi
  • sono elezioni in cui l'astensionismo è molto più alto, quindi c'è maggior incertezza.

SE DOMANI SI VOTASSE PER LA CAMERA DEI DEPUTATI, CHI VINCEREBBE?

COALIZIONI


ZOOM COALIZIONI



PARTITI MAGGIORI


PARTITI PICCOLI


SE DOMANI SI VOTASSE PER LE ELEZIONI EUROPEE, QUALI SAREBBERO I RISULTATI?

PARTITI MAGGIORI

PARTITI MINORI

COMMENTI

Non commento perché ci sono pochi dati, sulle nazionali non cambia nulla rispetto all'ultima pubblicazione del 25 marzo. Non spaventino le pendenze troppo forti, alla distanza si stabilizzano, ora è tutto troppo liquido.