10 dic 2013

Il giorno dopo, un po' diverso da quello che speravo

La mia reazione a caldo ai risultati delle primarie è condensabile nella frase che mi è sorta sulle labbra:

"Minchia che scoppola!"

Ed è vero. La mozione Civati è arrivata ultima tra le tre, con una percentuale abbastanza inferiore alle attese (speranze?).

Ci sono alcuni motivi di soddisfazione:
  • Rispetto all'altra mozione connotata più a sinistra, la nostra idea di partito e società è apprezzata dagli elettori[1];
  • Al contrario di quanto accaduto dalle dimissioni di Bersani a oggi, abbiamo un segretario con un mandato da parte del nostro popolo;
  • Siamo andati bene sul voto di opinione;
  • Siamo andati forte tra i giovani;
  • Prodi ha votato alle primarie.
Ci sono, ovviamente, vari motivi di insoddisfazione[2]:
  • Non siamo per niente radicati nel territorio;
  • Rischiamo (come partito) di perdere voti di chi ci ha votato alle primarie;
  • Non abbiamo raggiunto il risultato che ci eravamo prefissi;
  • Non abbiamo convinto i compagni più tradizionali(sti);
  • Abbiamo fatto abbastanza schifo al Sud (la cosa mi tocca personalmente).
Dunque ora la domanda è: e ora?

Innanzi tutto, prendiamo atto del fatto che il popolo delle Primarie ha scelto, con forte maggioranza, la linea politica di Renzi. Io ne avrei preferita un'altra, ma sai com'è, è la democrazia, bellezza.

Questo è quello che secondo me dobbiamo fare noi che abbiamo sostenuto la mozione Civati:

  1. scioglierci e non formare in nessun modo e per nessun motivo una corrente;
  2. spingere i rispettivi circoli a contattare i votanti alle primarie e chiedergli perché non si iscrivono;
  3. convincere gli iscritti al Morpheus a iscriversi al PD;
  4. scegliere un paio di temi su cui insistere: siamo minoranza, scegliamo la nostra battaglia;
  5. vigilare che la nuova segreteria faccia quello che ha annunciato, a cominciare dalle molte parti comuni a tutte le mozioni.
Ad esempio, per quanto mi riguarda, tenendo conto della fattibilità eccetera, il tema su cui dobbiamo insistere a livello politico nazionale è quello della riforma del welfare: più servizi e meno trasferimenti, sussidio di disoccupazione universale, reddito minimo garantito; a livello partitico, invece, sul rapporto circoli-nazionale per attuare gradualmente ma non troppo quel partito-palestra teorizzato da Barca in cui esercitare la mobilitazione cognitiva. Ovviamente chi propone deve essere il primo a fare, quindi facciamo politica sul territorio: anche senza bisogno di aspettare un assenso dagli organi direttivi, troviamo nuovi modi di comunicare con i cittadini per implementare il famoso circolo virtuoso[3]. E prepariamoci alle europee, ché manca poco e vari neofascismi (tra cui gente che invita di fatto i vertici di Polizia e Forze Armate a organizzare un golpe) si stanno organizzando, mascherandosi da no-euro e simili.

Un ultimo suggerimento, a tutti quanti, in particolare a quelli che fino a domenica "non vale vota gente di destra", a quelli che (me compreso) "ha troppa visibilità mediatica" eccetera eccetera.

Il Congresso è terminato.

Peraltro con un risultato alquanto netto, per quanto a me sgradito[4]. Se, giocando a calcio[5], perdi 1-0 con un'espulsione dubbia al 1° minuto e un rigore dubbio per gli altri al 90°, forse ha senso lamentarsi dell'arbitraggio. Ma se perdi 5-0 per quanto l'arbitro possa aver fatto errori voluti o meno, perdevi lo stesso. Quindi chi sta preparando lunghi coltelli li riponga e pensi a fare politica, non sotto-politica. Renzi non ha un mandato in bianco, il nostro dovere di minoranze congressuali è stargli addosso in modo da portare sempre al meglio il partito.

______________
[1] Se non sbaglio i conti, la mozione Cuperlo ha un rapporto iscritti/elettori di 1:2.5, la mozione Civati di 1:13; in altre parole, ogni iscritto che ha votato Cuperlo ha convinto un altro elettore e mezzo (a malapena la sua famiglia, dunque), mentre ogni iscritto che ha votato Civati ha convinto 12 elettori.
[2] Abbiamo perso, non siamo così arroganti da dire che hanno sbagliato gli elettori, non è il nostro genere. Altrimenti si entra nel pieno del Suggerimento di Guzzanti: "Se i partiti non rappresentano più gli elettori, cambiamoli questi elettori!"
[3]

[4] Sono/cerco di essere un Galileiano, non sarò io a guardare l'evidenza sperimentale e dire "no, il modello è perfetto, sono i dati sbagliati".
[5] Sì, lo so, basta metafore calcistiche nella politica etc etc.

5 commenti:

  1. Mi piace molto questo post: è di chi costruisce. Come vorrei che fosse sempre, la sinistra. (manginobrioches)

    RispondiElimina
  2. Eccomi, sono quella del commento cancellato. Non pensavo di essere così troll da meritare una censura. Dai scherzo! Si parlava della possibilità di convincere i pro Civati non iscritti al pd, appunto, a iscriversi. Ti pongo un altro quesito. Come faccio a iscrivermi a un partito che rappresenta, con Letta e Napolitano, tutto meno che il rinnovamento? Oggi , su Repubblica, c'è un interessantissimo articolo di Barbara Spinelli, che parla di reinfetazione. Questo popolo che non riesce a uscire dal ventre del passato. Guarda, mi spiace tutto sommato che anche Renzi, quando parla di elezioni solo nel 2015, vada in questa direzione. Comunque, adesso, vediamo anche come si comporta Matteo. Vediamo. Perchè negargli fiducia? Ha voluto un dello staff di Civati in segreteria. Mi sembra tutto sommato una gesto intelligente. Intanto vi seguo da vicino.deb

    RispondiElimina
    Risposte
    1. dimenticavo, non censuro MAI nessuno :) http://discordoconme.blogspot.com/2013/12/errore-ho-cancellato-un-commento.html

      Elimina
  3. Ciao Deb, con una certa dose di faccai di culo (il mio miglior pregio) ti chiedo: come fa il PD a rappresentare persone che non ci vogliono entrare? I partiti sono gruppi di persone, e quando si decide la linea politica (che siano piccole assemblee per il quartiere o mega congresi per il nazionale) alla fine si contano i voti e la linea la fa chi vince, nel rispetto delle minoranze. Il sostegno alla mozione Civati ha dimostrato a tanti giovani tra i 20 e i 30 (gruppo in cui mi trovo ancora per poco, sigh!) che fare politica è interessante e divertente. Viceversa, la vittoria di Renzi dopo la sconfitta del 2012 dimostra che le situazioni sono più dinamiche di quel che sembra: non venitemi a raccontare che in quei 2.5M che hanno votato Renzi c'era solo gente "di destra" (rispetto a noi). Numeri alla mano (e parlando con le persone), molti che hanno votato Bersani l'anno scorso hanno votato Renzi. E la prossima volta potrebbero votare Civati, o qualcun altro che porti, riveduti e migliorati, gli stessi temi.
    Riguardo alla formazione della segreteria: il mio primo commento è stato "questo stronzo ci sa fare". Concordo con te, vediamo i fatti prima di dare giudizi propriamente detti. Ma il fatto di dare a Taddei l'economia è un fatto politico: sa che chi lo ha eletto è più a sinistra di lui, non ha dato un palliativo a rabbonire la corrente (che non siamo e non vogliamo essere). è una scelta politica, che tiene conto anche del fatto che gli iscritti sono più a sinistra di lui in maggioranza. Ma come sopra, giudicheremo gli atti. Sul governo sai bene che la sua posizione non mi piace, ma il Congresso ha parlato.
    Tornando alla militanza: se noi altri con sani valori di sinistra continuiamo a schifare il PD perché non è abbastanza a sinistra, non facciamo altro che spingerlo più a destra. Prendi il correntone DS (che oggi è più o meno SEL): che ha ottenuto a non entrare nel PD "perché non era abbastanza a sinistra"? Un bel nulla! SEL in linea di principio mi rappresenterebbe forse di più, alle ultime elezioni non ero ancora iscritto al PD e ho votato SEL. Sono pure contento di ciò, si sono comportati benissimo. Ma scompariranno a breve, appena passerà come sta passando il momento di Vendola. Un rinforzo libertario ed ecologista all'ala sinistra del PD avrebbe molto più senso.
    I congressi una volta si perdono, l'altra si vincono. Ma comunque bisogna fare politica, soprattutto noi a sinistra che ci siamo di molto impigriti.
    Per dirla a modo mio, è il secondo principio della termodinamica: in un sistema lasciato a sé stesso, il disordine non può diminuire e anzi quasi sempre aumenta. O, per buttarla in vacca, se ti si è otturato il water e vuoi ristabilire l'igiene e la pulizia, non puoi sperare di uscirtene con le mani pulite.
    Se non lo facciamo noi chi lo farà al posto nostro?

    RispondiElimina
  4. Quasi quasi.. ci penserò, dai su!Intanto mi tengo aggiornata e ho la referente in Veneto dell'area Civatiana. Solo un anno fa, votai Renzi. Sapevo che le sue posizioni politiche non erano in tutto e per tutto le mie, però c'era bisogno di svecchiare il partito e dare almeno delle possibilità a dei nuovi volti. Poi, quando ho visto il confronto su Sky tra Cuperlo, Renzi, Civati, ho pensato: "è lui, lui il candidato ideale, dove lo avevano nascosto?Allora c' ancora chi la pensa come me, esiste ancora la sinistra." Quella senza la prosopopea di Vendola, quella fresca e brillante. Devo anche ammettere che, solo rispetto a un anno fa, il pd esprime un volto nuovo, che non mi dispiace affatto. Erano dei candidati, tutti quanti, per intelligenza e cultura, che la destra non si sogna nemmeno. Quindi , che dire? Stiamo a vedere deb

    RispondiElimina

Libertà assoluta, anche se mi offendi al limite ti rispondo ma non ti censuro