12 dic 2013

I forconi e il fallimento (non apertamente) dichiarato del Movimento 5 Stelle

Il 9 aprile 2013 Grillo dal blog dichiarava:
"Con la crisi, le ideologie son pronte per tornare. Anche il nazismo e il fascismo non scompaiono mai. Io ne sento l'odore da lontano ed è questo il momento del loro grande ritorno. Quando ci sono pesanti crisi economiche e politiche, la gente rispolvera le parole d'ordine più facili e comprensibili, è sempre stato così."
Ragionevole. Nel libro Il grillo canta sempre al tramonto aggiungeva:
"Molti nostri avversari - è la sottolineatura di Grillo nel libro - non capiscono che il MoVimento 5 Stelle è un argine democratico contro questi gruppi, se non ci fossimo noi avrebbero senz'altro più spazio".

Dando un occhio alle frange neofasciste che stanno indirizzando la protesta cosiddetta dei forconi, qualcuno dovrebbe dire che ha fallito, che l'argine non ha funzionato.
E se fosse onesto intellettualmente, dovrebbe dire che l'argine non ha funzionato perché in Parlamento non ha fatto niente per arginare, ha anzi soffiato sul fuoco per due % in più alle elezioni.

Ormai ho perso la speranza che i residui antifascisti nel M5S prendano le distanze dal loro ducetto, che accarezza i forconi dal suo villone al mare. Hanno poco tempo ancora per farlo, tra poco anche loro dovranno essere considerati come destra eversiva. Certo, dall'orgogliosamente fascista Lombardi non me l'aspetto; ma che ne so, da Orellana sì.

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