19 mar 2013

Problema.

Sono abbastanza d'accordo, per qual'è la situazione del Paese e del Parlamento, che sarebbe opportuno che si eleggesse un Presidente della Repubblica non proveniente dall'area progressista.

Il problema però è grosso. Chi.

Nessuno, nel PdL, può esserlo. Chi ha votato in Parlamento che il nostro Presidente del Consiglio ha chiamato la Questura di Milano perché fermamente convinto che Ruby fosse nipote di Mubarak (e poi lo ha ricandidato) non può stare nel posto dove è d'obbligo l'imparzialità.

Monti?
 Mai. Nominato senatore a vita e PdC in giorni, si è preso i meriti e anche la merda del risanamento e dell'abbassamento dello spread. La mia opinione è che i buoni comprati da Draghi abbiano in realtà i meriti. Dopodiché senza dimettersi da senatore a vita ha fondato una lista che ha corso alle elezioni, ha infamato chi lo ha sorretto, ha mancato alla parola di non candidarsi e come se non bastasse rompe pure i coglioni al senato in Grasso vs. Schifani cercando di raccattare voti per il Colle.

Draghi?
Voce del verbo opportunismo (mio/nostro come Italia), meglio stia dov'è. Sarebbe l'unico, ma meglio stia dov'è.

Casini?
Doveva dimettersi alla condanna di Cuffaro. No.


Praticamente per storia e situazione e per un valore simbolico (post-fascista che rinnega pubblicamente il fascismo) potrebbe essere Fini. Ma fare presidente di tutti il capo di un partito da sbarramento mancato (di tanto) sembra (ed è) uno smacco al popolo. Lo stesso vale per Bonino

Quindi cortesemente qualcuno può tirare fuori un nome di destra che si possa votare?

Eh, lo so. Problema.

Fate qualcosa, perché l'unica persona con cui discordo su tutto ma sarebbe il meno peggio e comunque presentabile è Tosi. Per favore qualcuno trovi un nome e mi tolga questo pensiero.

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